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Carnevalino e Festa della Polenta

Il Carnevalino è una festa che si svolge nel cuore della frazione di Sant’Ippolito di Vernio.Un corteo storico attraversa le antiche vie del paese con circa 40 figuranti in costume che riportano indietro nel tempo all'epoca dei Conti Bardi, i signori del feudo di Vernio. La festa culmina nella piazza, dove tutti sono invitati a gustare pasta condita con sugo di tonno e aringhe, un omaggio alla tradizione quaresimale cristiana. E la festa continua fino a notte fonda, con scherzi, suoni, canti e balli.

Questa straordinaria tradizione era una volta custodita con amore dalla Compagnia dell'Aringa. Nel periodo precedente al Carnevalino, un gruppo di maschere bizzarre, tra cui una con in mano una canna dalla quale pendeva un'aringa, faceva il giro delle case per raccogliere donazioni che avrebbero reso la festa indimenticabile. Chiunque fosse stato sorpreso a lavorare nei campi era "giudicato" dalla Compagnia e condannato a contribuire al festino.

Ancora oggi, la sedia gestatoria fa parte del corteo e durante il Carnevalino viene portata in processione con a bordo un fantoccio di carta chiamato Re Carnevale, il quale viene bruciato alla fine della festa come auspicio per il buon raccolto dell'anno.

Il giorno successivo, la prima domenica di Quaresima, nella frazione di San Quirico, si tiene la Festa della Polenta o Pulendina, una tradizione che dura da oltre 400 anni. L'evento, organizzato dalla Società della Miseria, offre tre giorni di manifestazioni che culminano in un corteo di oltre 600 figuranti provenienti da tutta la Toscana e nella distribuzione di polenta dolce, aringhe e baccalà. Ogni anno, circa 5000 porzioni di polenta vengono servite, realizzate con la farina di castagne locale, un prodotto tipico della Val di Bisenzio.

Questa festa commemora una carestia avvenuta nel 1512 a causa dei saccheggi delle truppe mercenarie spagnole, responsabili del tragico Sacco di Prato. Le popolazioni stremate furono salvate dalla generosità dei conti Bardi, che distribuirono farina di castagne, aringhe e baccalà ai loro sudditi.

Dopo il corteo, in piazza di fronte al Casone de' Bardi,si svolge la cerimonia di lettura della Pergamena, in cui i conti offrivano aiuto al popolo, seguita dalla distribuzione gratuita di polenta dolce. Nel pomeriggio, è possibile godersi le esibizioni dei gruppi storici, passeggiare tra le bancarelle di prodotti tipici legati alle castagne, come i necci, il castagnaccio e le frittelle dolci, oltre a scoprire l'artigianato locale.

Per saperne di più: www.societadellamiseria.it