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Prato contemporanea

Pochi luoghi in Italia e persino in Europa possono vantare un patrimonio artistico contemporaneo così straordinario come quello di Prato e della sua provincia. Questa ricchezza è in gran parte dovuta alla presenza e all'influenza del Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, diventato un faro nell'attrazione e nello sviluppo delle più innovative ricerche artistiche a livello internazionale. La provincia di Prato è disseminata di numerose opere d'arte che si sono perfettamente integrate nel paesaggio e nell'anima dei luoghi e delle persone.

La capacità di Prato di accogliere l'arte contemporanea è straordinaria, una vocazione innata! È soprattutto il legame con le opere d'arte en plein air a mantenere la città in una posizione di avanguardia: proprio come ieri, quando si distingueva nella produzione di tessuti innovativi, oggi con le grandi opere d'arte posizionate in punti cruciali del territorio, quasi a rappresentare una realtà di sviluppo del tutto nuova e coinvolgente.

Il nostro viaggio alla scoperta della Prato contemporanea potrebbe iniziare proprio dal Centro Pecci, un museo e un giardino che catturano immediatamente l'attenzione del visitatore con le sue opere. Poi ci sposteremmo nelle zone circostanti al centro storico, attorno alle mura cittadine e nel cuore stesso della città, dove luoghi strategici come il complesso Campolmi, la Cattedrale - che accoglie non solo capolavori rinascimentali, ma anche opere di Morris, Greco, Spagnulo - e l'area intorno a Piazza del Comune sono arricchiti da suggestive sculture. E non si può non menzionare il simbolo per eccellenza della contemporaneità a Prato, la scultura di Moore in Piazza San Marco.

Muovendoci verso nord lungo Piazza Ciardi, seguendo la ciclabile lungo il fiume Bisenzio e infine raggiungendo Galceti, scopriremo ulteriori sorprese... Ma l'arte contemporanea non si limita ai confini cittadini: vi consigliamo di continuare la scoperta dirigendovi a nord verso Luicciana e Montepiano in Val Bisenzio, seguendo le tracce di Saetti, oppure a sud nel Montalbano a Poggio a Caiano e Seano, sulle orme di Soffici e Martini.